
scotland the brave
APPUNTI di LANZA MEDIEVALE (3)
FASI DI COMBATTIMENTO
Utilizzando le posizioni di partenza delle quattro poste principali ed i colpi da esse derivanti, possiamo già impostare un combattimento di lanzacorta basico, ma efficace e spettacolare. Una ideale tenzone dimostrativa fra due allievi-apprendisti sarà una specie di danza essendo le azioni portate con la lanzacorta estremamente legate fra loro e come azione-reazione (sequenza colpo-parata). Nei primi ingaggi sarà opportuno mantenere un comportamento rispettoso nel portarsi un colpo a testa, evitando raddoppi e soprattutto le finte.
Il combattimento con la “lanzacorta”
Prima sezione: IN SCHIERAMENTO
Iniziamo la descrizione delle tecniche di combattimento con la “lanzacorta” con la modalità più semplice: quella in schieramento (a decuria chiusa)
La definizione stessa denota i limiti di queste tecniche. La formazione chiusa che assumeremo con gli altri componenti la nostra schiera (decuria nell’ordinamento dell’ “Oste Tergestina”) limiterà grandemente i nostri movimenti e le tecniche che potremo utilizzare ed anche le nostre iniziative singole. Uno svolgimento tipico di una battaglia come di una scaramuccia medievale inizierà in formazione chiusa, anche se probabilmente nel prosieguo dello scontro, specialmente verso la conclusione, vedrà le formazioni aprirsi sino a trasformarsi in una mischia generale. Nella formazione in schiera sarà fondamentale mantenere la linea (orizzontale) e la compatezza. Quindi mantenere lo stesso passo nelle fasi di avanzata e ripiegamento ed agire all’unisono in fase da attacco come di difesa, colpendo in sincrono. E’ essenziale iniziare il movimento partendo tutti dalla stessa posizione di guardia (gamba avanzata), ciò sarà di giovamento nel movimento e di minor impiccio verso l’armato vicino (la formazione chiusa prevede lo stare quasi spalla a spalla coi vicini combattenti).
Un combattimento in schieramento sarà effettuato principalmente con colpi portati dalla seconda e dalla quarta posta, quasi sempre in posizione mediana e, più raramente dalla terza (più complessa da raggiungere quando ci si trova affiancati ad altri armati), quasi mai ci si troverà in prima posta. Il colpire frequentemente, utilizzando la tecnica di scorrimento della lanza nelle mani e spostando il peso del corpo dalla gamba avanti a quella posteriore, è la miglior forma difensiva possibile atta ad impedire l’iniziativa dell’avversario, intimorito dal nostro continuo colpire che non deve poter avvicinarsi troppo a noi, privi come siamo di scudo o di altri apparati difensivi.
Lo spostamento verticale della nostra formazione (verso il nemico od in ritirata) dovrà essere veloce e repentino, facendo grande attenzione agli ordini dei miles ed al movimento del proprio vicino di destra. Alterneremo il passeggio breve a quello lungo, al passo denominato “piè veloce” ed a quello di vera corsa nell’ impetus, quest’ultimo usata con parsimonia e per sfruttare la propria forza sia fisica che l’impatto psicologico che ha sulla schiera avversaria. E’ buona regola (come del resto nelle altre tecniche di armeggio medievali) accompagnare il porto dei colpi con urla sia per favorire la nostra respirazione sia per ulteriormente abbattere psicologicamente chi ci sta a fronte.
Nel colpire con la lanzacorta è bene tenere un ritmo legato a quello del passeggio (un passo - un colpo) che aiuta a mantenere sincrono anche il movimento. Anche quando ci si trova in fase di ripiegamento sotto l’incalzare avversario si può continuare a colpire per impedirne l’iniziativa specie quando si tratta di fanterie di linea pesanti e magari dotate di scudi, forti nell’impatto ravvicinato a contatto e contro le quali la nostra miglior difesa appare il tenerle a debita distanza.
Nell’ultima fase dello scontro può verificarsi la necessità di sciogliere la formazione (arrivando ad una condizione di mischia generale), dobbiamo aver allora l’accortezza di avanzare o retrocedere leggermente rispetto a colui che ci sta accanto nella nostra linea di fila nella decuria per poter manovrare più agilmente e liberamente, le posizioni estreme delle ali, a destra ed a sinistra della decuria stessa, si allargheranno leggermente per aumentare lo spazio a disposizione, e particolare attenzione verrà dedicata a non colpire ed a non farsi colpire dai nostri compagni d’arme nella concitazione dello scontro (tenendo presente anche degli spazi necessari a caricare i colpi specie posteriormente a noi). La possibilità di trasformare a questo punto il combattimento da tenzone in schieramento a mischia generale, quindi in tutta una serie di duelli individuali ci porta al momento di considerare la:
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